Per una delle nostre agenzie corrispondenti di Londra, alle quali forniamo regolarmente servizi di supporto nel marketing, abbiamo di recente concluso una corposa ricerca sui temi della condivisione e dello spreco, tra cibo e comportamenti sociali.
Commissionata da Unilever e arricchita con 4 video-interviste.
L'Italia risulta essere all'avanguardia su molti dei temi legati al consumo di cibo, specialmente in fatto di legislazione, tutela e qualità. Non solo, anche nei conseguenti comportamenti sociali - come limitazione dello spreco, occasioni di condivisione, freschezza e tracciabilità delle materie prime - risultiamo essere tra i primi nel mondo. Tanto che ci siamo guadagnati l'ammirazione dei colleghi inglesi.
Non solo bad practice dunque, dalle Alpi all'Etna.
La ricerca mirava soprattutto a valutare ripercussioni ed eventuali cambi di direzione in tempo di crisi.
Ma anche se la crisi colpisce duro e non risparmia i beni di prima necessità, l'Italia mantiene ancora il primato dell'eccellenza, in particolare nei comportamenti ad essa collegati.
Se è vero che siamo obbligati ad abbassare la spesa, non per questo abbassiamo gli standerd di qualità, anzi, ci adoperiamo più efficacemente per assumere comportamenti di condivisione e partecipazione, come testimoniano la diffusione degli acquisti in gruppi di solidarietà, del cibo a KM zero e della necessità di provvedere da sé al proprio fabbisogno di frutta e verdura (es. orti in terrazza).
Un grazie di cuore a: Sara Conti, Marina Flamigni, Giorgia Pizzola, Fulvia Carrelli, Laura Sisti,
Alessandro Boschetti, Barbara Benvenuti.
Coordinamento: Antonella Bandoli.
La condivisione e lo spreco: uno sguardo sull'Italia.