Performance spettacolare, sia per qualità musicale che per originalità scenografica.
Tre doppi parallelepipedi mobili, da soffitto e da pavimento, uno per ciascun componente, interamente ricoperti di led per la riproduzione video.
Immagini curatissime e di alto livello, così come liriche ed esecuzioni, sempre sospese tra una visione orwelliana e un'invasione aliena.
Particolarmente raffinata l'esecuzione del duo basso + batteria.
Visto che parzialmente vivono e registrano in Italia, speravamo in un pizzicolo di calore in più, a dispetto del tipico, ma pur sempre elegante, distacco British.
Dopotutto “We Love Devon” (per più di una ragione), e Matt & C. vengono da lì (o da Marte?).
Alcune foto della serata di Bologna e il video di apertura del concerto con la potenza di Uprising.
I Muse al Futurshow.